"...e non ce la faccio davvero più a sentirmi ripetere: "parli poco", "non parli mai!","ohh ma 'sta ragazza non la senti nemmeno rifiatare!", oppure "eh mamma mia non stai zitta un attimo (in tono "ironico"..)"..etc etc". Mi sono davvero rotta di fare ogni santa volta la figura della deficiente, quando in realtà so benissimo di non esserlo, e anzi so di avere molto più cervello di chi mi ripete in continuazione queste cose. Il problema è che sono timida, introversa, mi piace osservare e ascoltare gli altri, ma riesco a dire la mia solo quando ho stretto un certo tipo di rapporto con una persona. E così sono condannata a passare per la timidina incapace e goffa.
Mi sembra sempre che più mi sforzo di parlare e di dire la mia e meno gli altri se ne accorgano, e così tutto lo sforzo che faccio per aprirmi (che è enorme per una come me) , va a farsi benedire perchè per tutti rimango sempre quella schiva e silenziosa che biascica qualche parola ogni tanto. E la cosa peggiora sempre di più: perchè ogni volta che mi trovo davanti qualcuno che mia ha già detto questa cosa mi sento sotto pressione, come se avessi una mega-lente di ingrandimento puntata addosso, e così finisco per parlare ancora meno.
Tutti mi vorrebbero diversa, in primis mia madre che mi ripete sempre di avere una figlia seria e tranquilla, MA che però avrebbe voluto più sfacciata (come dice lei), estroversa in parole povere. E alla fin fine lo vorrei anch'io: vorrei poter farmi meno problemi, poter evitare tutte le umiliazioni che a causa del mio carattere sono costretta a subire e vorrei poter non sentire mai più quelle maledette frasi, e far vedere agli altri che c'è qualcos'altro oltre alla ragazza timida. Il problema è questo: che la gente si ferma alle apparenze, ti da un tot di tempo per farti conoscere e poi ti etichetta. Le persone introverse non riescono ad aprirsi in quel poco tempo e quindi passano per insicure,e persino inutili a volte!"
"Il principale elemento che porta negli individui introversi una forte sensazione di malessere è il continuo senso di inferiorità rispetto agli altri. Essi rimangono spesso isolati, e, quando tentano forzatamente di socializzare, spesso lo fanno con cattivo esito, quindi avvertono continuamente un forte senso di solitudine. E questo continuo confronto con gli altri porta loro ad avere un atteggiamento supercritico, ma nello stesso tempo, paradossalmente, invidia per le persone che dimostrano superficialità e scarsa sensibilità."
E' preso da Wikipedia, però è verissimo!
E mi chiedo come si possa invidiare chi ha qualcosa in meno di te, eppure io lo faccio! Vorrei davvero fregarmene di quello che so che la gente pensa, farmi meno problemi, e se per questo devo sacrificare la mia sensibilità: beh amen, al diavolo la sensibilità!
Non ce la faccio davvero più a tormentarmi e ad essere tormentata a causa del mio carattere e a vivere con l'incubo che ogni volta che ti sforzi di aprirti e di essere socievole, qualcuno ti ricordi che in realtà tu sei solo un'insicura timida e introversa.